Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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Benvenuta Primavera... Sapevi che grazie al Rolfing® puoi respirare senza sforzo e liberamente! L'Integrazione Strutturale Rolfing® può aiutare a respirare con maggiore facilità e profondità. Molto spesso, i tessuti miofasciali del torace e della cintura scapolare sono così accorciati che le costole non possono muoversi liberamente durante la respirazione. Lavorando sulla mobilità della gabbia toracica, i Rolfers® si assicurano che il respiro possa diffondersi in tutto il corpo. Questo meraviglioso nuovo modo di respirare liberamente è un'esperienza speciale per molti clienti. Trova il Rolfer più vicino a te CLICCA NEL LINK SOTTO: TROVA UN ROLFER
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Se conosci il Rolfing®, conosci già i suoi benefici sul corpo umano e sulla tua postura, in occasione del corso di formazione come Advanced Rolfer™, che si terrà a Bologna il prossimo Ottobre, European Rolfing® Association offre l'opportunità di ricevere, come modello/a, sessioni di Advanced Rolfing® da un Certified Rolfer™ Internazionale ad un piccolo prezzo promozionale: si risparmia fino al 70% del costo sessione. Nel contesto della più alta formazione Rolfing®, in Italia, un’occasione unica per stare bene risparmiando. Dettagli La classe sarà composta da Certified Rolfer™ provenienti da tutta Europa, che guidati da Peter Schwind e Christoph Sommer, insegnanti di Rolfing® di fama internazionale, conseguiranno il titolo di Advanced Rolfer™, completando a Bologna il loro percorso di studi. Per tre giorni (giovedì o mercoledì) ad Ottobre, con cadenza settimanale, sarà possibile ricevere sessioni di Advanced Rolfing® da un Certified Rolfer™ internazionale, con anni di lavoro ed esperienza alle spalle. Saranno applicate tecniche avanzate dagli elevati benefici. Il costo delle sessioni è quasi il 70% inferiore a quello di sessioni di Advanced Rolfing® ricevute in studio. Informazioni Per maggiori informazioni scrivere a [email protected], oppure chiamare o mandare un messaggio (anche whatsapp) al 338 3884915 per prenotare il gruppo in cui si desidera essere inserito. Date Di seguito i 4 calendari, che corrispondono ai gruppi in cui è possibile segnarsi per ricevere dal proprio Certified Rolfer™ le tre sessioni: Gruppo A: i mercoledì 3, 10 e 17 ottobre alle ore 14.00 Gruppo B: i mercoledì 3, 10 e 17 ottobre alle ore 16.00 Gruppo C: i giovedì 4, 11 e 18 ottobre alle ore 14.00 Gruppo D: i giovedì 4, 11 e 18 ottobre alle ore 16.00 Le sessioni hanno una durata di circa un’ora e mezzo.
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Enrico Camilletti - Fisioterapista - si racconta e spiega come dopo aver provato il Rolfing® abbia deciso di intrapendere egli stesso un percorso di formazione per divenire Certified Rolfer™ . Un'interessante contributo rilasciato alla social Radio "byNight Roma" dove spiega come è giunto al Rolfing®, cos'è , come agisce e quali sono i suoi benefici. Radio byNight Roma è una web radio che sfrutta i nuovi media come mezzo principale di trasmissione. Tutte le notti a partire dalle ore 00:00 in diretta alla frequenza FM104.5 Maggiori informazioni su Enrico Camilletti qui
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Rolfing e Danza Il Rolfing® incontra la Danza, un incontro gratuito e online per comprendere come l'integrazione strutturale e la terapia fasciale siano discipline trasversali ed altamente efficaci. Un incontro per scoprire come l'applicazione delle scoperte sulla fascia migliora la percezione del proprio corpo e le performance artistiche. Durata: 1h Piattaforma: Facebook. Interverranno: Marina Blandini, Coreografa e Professore danza contemporanea, Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Nicola Carofiglio, Rolfer, membro facoltà europea di Rolf Movement, danzatore, coreografo, istruttore di Gyrotonic e Gyrokinesis Annapaola Bacalov ,Danzatrice, Coreografa e Rolfer, condivide la sua ricerca sul corpo in ascolto e in movimento Pierpaola Volpones , chair della Faculty Europea del Rolfing In regia Eleonora Celli, presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia SCOPRI ANCHE LE ALTRE DATE Feedback e Testimonianze Ecco cosa dicono alcune danzatrici dopo aver incontrato il Rolfing® Per me è stato un viaggio fluido, intenso e profondo nello spazio del mio corpo bellissimo ed emozionante… questa è la prima cosa che mi è venuta su pensando al lavoro fatto insieme…che voglia di rifarlo perché penso sarebbe un'esperienza completamente diversa. Rita Un delicato e intenso dialogo silenzioso, Un contatto pieno di valore. Per me è stata un'esperienza trasformativa di ascolto profondo del mio corpo e di me stessa. La Rolfer con cui ho lavorato, ha una rara e preziosa capacità di percepire e lavorare sull'infinitesimamente piccolo per aprire orizzonti infinitamente grandi. Le sessioni di Rolfing sono un felice dono che mi sono fatta. Un viaggio di esplorazione all'interno del mio corpo che ha aperto nuove possibilità di movimento (fisico ma non solo...) Beatrice Perri Un aspetto importante nel lavoro del Rolfing ( che ora sento lontano nel tempo ) fatto insieme è stata avere una percezione del corpo espansa, quasi che non ci fossero confini ed un enorme spazio interno Mi sentivo grande e radicata Cinzia Il mio percorso di Rolfing e la danza sono stati due processi distinti ma a profondamente legati tra loro: nelle sessioni di rolfing riportavo le esperienze del mio corpo nella danza, e viceversa. Ricordo il percorso di Rolfing come uno spazio estremamente profondo e di meraviglia. Meraviglia per aver potuto sfiorare un livello molto profondo di contatto con il mio corpo. Ricordo sensazioni molto nitide durante la manipolazione, che ricercavo e provavo a riportare al lavoro sul corpo durante le lezioni. Attraverso la parte di osservazione ed analisi ponevamo l’attenzione su piccoli dettagli del corpo, sulle preferenze naturali del corpo che ho capito essere già indicative di qualcosa, e che attraverso il rolfing ho iniziato a notare e riconoscere, e tenere in considerazione anche per la danza. Dopo la sessione spesso avevo la sensazione di essere un corpo plastico e plasmabile, come se fossi fatta di argilla. Sentire per un attimo il percorso del respiro, sentire che alcuni punti e parti potevano estendersi ed occupare nuovi spazi, allargarsi, allungarsi, espandersi: Tutto questo calarsi all’interno per riuscire poi ad affidarsi a questi spazi trovati o ritrovati, dentro e fuori da se’, nella mia esperienza è molto vicino alla danza. Delia Addentrarsi nel corpo in sentieri finalmente visibili Silvia Nel mio movimento, nella mia danza quando ho bisogno di forza (coraggio) per affrontare l’atto successivo la vado a cercare nella esperienza del Rolfing Carolina SCOPRI ANCHE LE ALTRE DATE
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Un metodo unico ed efficace per aiutare tutti i musicisti a superare i problemi di distonia focale e migliorare, rendendoli più leggeri e veloci, i propri movimenti: tutto questo è possibile grazie al metodo MusiReset, che unisce i principi del Rolfing con gli studi e l'esperienza di Elmar Abram, rolfer esperto ed ex musicista, che da anni si dedica alla ricerca su queste problematiche. Nel fare il proprio lavoro, il musicista compie un atto creativo, che per essere realizzato necessita di due elementi: le doti artistiche, innate, e una perfetta sintonia tra corpo e mente. Attraverso il corpo, e in particolare le dita e le mani, l'artista riesce infatti a produrre la propria musica. Ma cosa succede quando il corpo non risponde più alla mente come dovrebbe? Le conseguenze negative sono molte e frequenti: i musicisti possono soffrire di Distonia Focale (cioè movimenti incontrollati o, perdita del senso di controllo nelle dita e nella mano) di infiammazioni agli arti oppure di fastidiose contratture. Per risolvere tutte queste problematiche, in breve tempo, con successo e senza usare farmaci, Elmar Abram ha messo appunto il metodo MusiReset. Abram - che da giovane musicista è stato costretto ad interrompere la sua carriera proprio perché vittima di Distonia Focale -, lavora su tre livelli: intervenendo col Rolfing a livello fasciale e, quindi, strutturale, per la neutralizzazione di problemi somatici e per migliorare la struttura corporea e la postura; risvegliando ed ampliando della percezione corporea interna sensoriale e degli schemi motori con il MusiReset Movement; sviluppando in modo preciso e mirato le possibilità tecniche dello strumento suonato. In questo modo, il musicista si metterà alle spalle i problemi del passato, ritroverà economicità e leggerezza nei movimenti e la sua musica sarà ancora più intensa e affascinante. Il metodo MusiReset sarà presentato da Elmar Abram e Andrea Meynardi all'interno del convegno “Rolfing® S.I.: una visione pioneristica del corpo umano nel campo della gravità e nell'uso della Fascia”, che si terrà il 1° ottobre presso la Sala Conferenze della Fiera di Ferrara, all'interno di 'Edenica'. La presentazione del metodo è prevista per le 15.25. L'ingresso per la manifestazione è acquistabile sul posto oppure attraverso il sito www.edenica.it Per informazioni sul metodo MusiReset basta cliccare sul sito www.musireset.com Per informazioni sul Rolfing www.rolfing.it
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Questo metodo parte dal presupposto che esiste correlazione tra forza di gravità e funzionamento armonico del corpo umano. Quanto più il corpo è allineato, tanto più la gravità può fluire. Ciò è anche possibile grazie alla plasticità del tessuto connettivo che permette al corpo di cambiare forma. Attraverso un tocco sensibile e deciso, il Rolfer agisce per liberare il corpo dalle sue restrizioni e riallineare la postura rispetto al campo di gravità, rendendola al contempo più armonica ed equilibrata. "Quando il corpo riesce a lavorare in modo appropriato, la forza di gravità può fluire attraverso di esso. Quindi spontaneamente il corpo guarisce se stesso" (Dr. Ida P. Rolf) Obiettivi del Rolfing • Aumentare il benessere individuale • Rendere il movimento più fluido ed efficiente • Migliorare la consapevolezza del proprio corpo Il Rolfing è un metodo che può essere utilizzato per riconoscere e provare a superare problematiche esistenti, che si possono ad esempio manifestare con mal di schiena, dolori cervicali, instabilità delle caviglie, periartriti scapolo-omerali ecc, ma anche come approccio preventivo per aiutare a mantenere e migliorare il proprio stato di benessere.
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Orientarsi Durante le sessioni, si risvegliano e praticano gli orientamenti verso lo spazio e verso la terra. Se la percezione dello spazio, sia interno al corpo, sia esterno, si chiarisce e si bilancia con l'orientamento verso la terra, il danzatore si potrà situare, nello spazio della scena, in modo più consapevole; potrà inter-agire e reagire più prontamente ad altri corpi e fattori esterni: la luce, la scena, gli altri danzatori etc. L'Orientamento e i sensi La ricerca continua dell'organizzazione posturale scaturisce da una costante valutazione, anche non corticale, del proprio equilibrio. L'orientamento fisico risponde e si modula in stretta relazione alle informazioni ricevute dai recettori sensoriali: esterocettori cutanei,†propriocettori, enterocettori†e†recettori vestibolari. Il tatto, la vista, l'udito, l'olfatto giocano, quindi, un ruolo essenziale in questa importante funzione. Per questo, durante le sessioni, l'attivazione consapevole dei sensi è parte integrata e intrecciata con l'intervento sul tessuto connettivo. Mettere radici "sento di più i miei piedi e la terra, sono più stabile, ho dei piedi nuovi, non ho mai sentito così la terra!" Riconoscibile, in queste frasi, il senso di molte altre dichiarazioni di performer e danzatori con cui i Rolfer collaborano. Grazie ad un più netto radicamento, l'apprendimento e l'avanzamento tecnico della danza sono facilitati. La fiducia nei "piedi che imparano a mettere radici" favorisce il senso dell'equilibrio. Sentire la terra vuol dire anche essere in grado di usare al meglio e attivamente la forza di gravità: scaricando il peso a terra, quando serve, e usando la spinta, per spostarsi e saltare. Registrando una maggiore stabilità, il corpo impara a distendere i muscoli, che in modo inadeguato ed eccessivo, si attivano per mantenere l'equilibrio. Spesso nei corpi notiamo che i muscoli più superficiali si comportano come stabilizzatori, si caricano di tensione nel tentativo di colmare la mancanza di tono dei muscoli profondi. Il corpo perde quindi elasticità, tutto impegnato a stabilizzarsi. Accade che anche i diaframmi, naturalmente disegnati per "respirare" (alternativamente contrarsi e distendersi), vengano usati per stabilizzarsi. L'uso improprio dei diaframmi propaga tensione nel corpo. Tramite il Rolfing i muscoli più profondi si riattivano creando la stabilità da dentro e lasciano che la muscolatura in superficie si possa occupare del moto. Sembrerebbe un paradosso: ben radicati siamo pronti ad essere più dinamici. Autore:Anna Paola Bacalov Danzatrice, coreografa e Certified Rolfer™
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Maggio: il Rolfing ® S.I. incontra i bambini Nel giorno del compleanno della dottoressa Ida Rolf, era tradizione aprire i propri studi per accogliere quei bambini interessati a scoprire i benefici del Rolfing. Quest'anno vogliamo riportare alla luce questa bella iniziativa. La giornata è rivolta a bambini da 1 a 10 anni. I Rolfer che aderiscono all’iniziativa faranno colloqui e brevi sedute. L'iniziativa è gratuita ma occorre prenotarsi telefonando direttamente al Rolfer a te più vicino. Ti aspettiamo! Scrivi a [email protected] per conoscere il Rolfer a te più vicino oppure scarica l'allegato.
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Accade spesso che il nostro corpo si irrigidisca o si blocchi progressivamente, come se qualcosa ne avesse alterato il naturale equilibrio. Questo può avvenire indipendentemente dal fatto che si faccia o meno sport e movimento. Come mai? Le cause posso essere molte, ma possiamo individuarne principalmente sei: la forza di gravità, gli errori posturali, le lesioni, le malattie, un esercizio fisico eccessivo, errato o carente, i disturbi emotivi. La Forza di Gravità La forza di gravità, che la maggior parte di noi si limita semplicemente a dare 'per scontata' e tende a non considerare, è in realtà ciò che caratterizza ogni aspetto della vita sulla terra. Essa comprime, tende, contorce e piega il nostro corpo, senza mai interrompersi. Quando però ci si entra in conflitto, emergono alcune stimolazioni sensoriali del corpo, come la stanchezza cronica o i problemi nei movimenti, che nascono proprio per segnalarci un malessere. Il Movimento e il gesto motivante Per vivere meglio, dunque, è fondamentale conoscere il nostro corpo ed avere un corretto senso del movimento. Questo, a seconda delle condizioni della 'struttura', può essere di diverso tipo: sottile, acuto, ricettivo, inattivo. Oppure può inibirsi, fino ad arrivare alla paralisi. Basta infatti che una tensione si instauri spasmodicamente in un segmento corporeo per comprometterne la coordinazione motoria, e con essa l'abilità di reazione agli stimoli del mondo esterno. In casi simili, l'esercizio fisico può aiutare, ma non risolve il problema. A farlo è l´approccio, il gesto motivante, che renderà il movimento una espansione del momento, in una sorta di continuo dialogo tra spazio e tempo nel quale il corpo si muove in relazione alla forza di gravità. Lo Sport e la percezione del Movimento Se la percezione dei nostri movimenti è un aspetto fondamentale per la vita di chiunque, lo è a maggior ragione per chi pratica sport, a qualunque livello. I movimenti ripetitivi e agonistici che ricorrono in molte discipline richiedono precisione e concentrazione su precise parti del corpo. Ad esempio, un tennista dalle spalle 'cascanti', continuerà a tenerle in tensione pur allenandosi per lungo tempo. Allo stesso modo, un corridore che ha degli arti rigidi potrà correre per decine di chilometri senza essere in grado di avvertire le tensione e l'usura dei propri tessuti. Come fare, allora, ad avere la consapevolezza necessaria per muoversi in modo armonico ed efficace nello spazio? Il Rolfing® è la soluzione Il Rolfing è la soluzione a questo tipo di problematiche. Il metodo corporeo creato dalla Dr. Ida Rolf è un vero e proprio processo educativo che ha come obiettivo l'affinamento della comunicazione con il proprio spazio interiore, affinché il movimento possa essere potenziato ed eseguito in armonia con la forza di gravità. Per raggiungere questo obiettivo, il Rolfer pratica al cliente delle manipolazioni del tessuto connettivo e gli fa eseguire specifici esercizi di percezione corporea che, come risposte del sistema nervoso alla organizzazione delle masse corporee nello spazio, doneranno al cliente una maggiore rilassatezza. In questo modo, la persona che prima era sopraffatta dai dolori articolari e dalle lesioni (o peggio ancora che soffriva di problemi tali da impedirgli il normale movimento) si potrà liberare da tutte le tensioni per tornare a godere del proprio benessere psicofisico. di Nicola Carofiglio Certified Advanced Rolfer – Rolf Movement Practitioner
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Rolfing®: è una possibile risposta al tuo dolore cronico? "quella notte e nei giorni successivi osservai come si sente il mio corpo dopo il Rolfing®. Mi sento equilibrato, stabile e con i piedi per terra e sto girando la testa con maggiore facilità. C'è un pochino di morbidezza sul mio petto dove la fascia è stata rilasciata, ma tutto sommato mi piace, come se avessi fatto un buon allenamento... " Un articolo/testimonianza sul Rolfing® e le sue azioni sul benessere generale del corpo, leggi tutto nel link sotto LEGGI TUTTO Fonte originale: http://www.nourishtheguide.com Autore: Ché Miller Versione in inglese sul sito dell'European Rolfing® Association
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C'è una parte del nostro corpo che può rappresentare la soluzione ideale per risolvere i problemi articolari e migliorare le prestazioni sportive delle persone: si tratta della Fascia muscolare, quel tessuto connettivo che si irradia per tutto il nostro corpo e che è dotato di una straordinaria potenza, molto spesso sottovalutata. Negli ultimi decenni, però, medici, biologi e fisioterapisti hanno iniziato a studiarla a fondo, comprendendone l'enorme valore per la nostra salute. Ma come è composta la Fascia ed in che modo si irradia nel nostro corpo? Esistono varie 'reti', connessioni e catene di tessuto connettivo. Vediamone insieme le principali: 1) La rete delle fasce addominali La rete delle fasce addominali è composta da tre strati: uno verticale - che va dallo sterno al pube -, uno diagonale e uno orizzontale. 2) La connessione del petto con il braccio All'interno dell'avambraccio esiste una catena mio-fasciale, che attraversa il gomito e i bicipiti, per poi connettersi ai pettorali e allo sterno. 3) La catena che attraversa arco plantare, adduttori e pavimento pelvico Questa catena corre dall'arco del piedi, attraverso gli adduttori, e arriva al pavimento pelvico. In questo modo rafforza l'articolazione del ginocchio. 4) La catena spalle-gomito Essa corre dalla parte esterna del braccio ed è connessa con il deltoide, alcuni parti del trapezio, il collo e la spina dorsale. 5) La fascia della coscia Questa Fascia corre dal bacino e arriva fino sotto il ginocchio. 6) Catena dorsale diagonale Questa complessa catena collega la parte superiore con la parte inferiore del corpo. Corre dal gluteo fino ad arrivare al grande dorsale e viene ricoperta da una fascia che si estende su tutto il dorso. 7) La Rete Il tessuto connettivo percorre tutto il corpo. Dove si addensa, forma catene che connettono varie parti del corpo, inclusi muscoli e ossa. Ricerca scientifica e Fascia: il parere degli esperti. Tra i massimi esperti mondiali sulla Fascia c'è il Dr. Robert Schleip, biologo, ricercatore e direttore della Fascia Research Group alle Università di Ulm, in Germania. Schleip chiama il tessuto connettivo “l'organo Cenerentola”, perché per centinaia di anni questa struttura è rimasta ignorata dalla ricerca, pur occupando ben il 20% del volume del corpo umano. Schleip si è avvicinato alla Fascia quando lavorava come Rolfer, professione che lo aveva portato a scoprire gli incredibili risultati che si riuscivano ad ottenere lavorando su questo tessuto connettivo. Agli inizi dei suoi studi, per la medicina la Fascia era quasi considerata un 'fastidio': “nei corsi di anatomia – spiega lo studioso - i dottori erano addirittura contenti quando potevano togliere quello che era visto come un semplice tessuto bianco senza forma, che se eliminato rendeva più visibili la carne rossa e gli organi.” Siegfried Mense, Professore di Anatomia alle Università di Heidelberg, Germania, prevede che “il tessuto connettivo sarà sempre più importante nelle valutazioni dei medici, insieme a muscoli ed articolazioni”. Il motivo è semplice: “la fascia dorsale ha più ricettori nervosi che i muscoli erettori della schiena“. Ciò significa che la rete di tendini, legamenti e tessuto connettivo costituisce semplicemente il più grande organo sensoriale del corpo umano. Essendo collegata anche con il sistema nervoso simpatico, inoltre, la rete connettivale influisce in modo sensibile anche sullo stress. Anche l'Italia sta dando il suo apporto alla ricerca sulle Fasce. Ad occuparsene, con successo, sono i ricercatori Carla ed Antonio Stecco, considerati tra i pionieri degli studi sul tessuto connettivo, i quali recentemente hanno scoperto che in persone con problemi alla cervicale, la Fascia nella zona del collo è più densa rispetto a quella in persone sane. L'età e lo stato della Fascia: i bambini e gli anziani. L'età dell'individuo si riflette in modo profondo sullo stato del tessuto connettivo. Mentre i giovani hanno una tipologia di tessuto che assomiglia ad una sorta di 'calza di nylon', col passare degli anni si formano collegamenti trasversali e, quando ci si avvicina la vecchiaia, il tessuto perde la sua elasticità. “E' come il corpo avesse un vestito troppo piccolo”, sottolinea la Rolfer, istruttrice di Fascial Fitness e di Yoga Daniela Meinl. “Il nostro intervento chirurgico sulle Fasce aiuta i bambini che soffrono di paralisi spastica”, spiega Peter Bernius, primario del reparto Pediatria e Neuro-ortopedia all'ospedale Schön, a Monaco di Baviera. In questi soggetti gli spasmi muscolari fanno indurire la muscolatura e anche le Fasce, fino al punto che il muscolo non ha più la capacità di muoversi ed i pazienti iniziano a camminare sulle punta dei piedi. Con l'intervento sul tessuto connettivo, invece, la maggior parte dei pazienti riesce a muoversi meglio ed a ritrovare la fluidità di prima Gli esercizi specifici, come lo stretching dinamico, 'ringiovaniscono' le strutture fasciali, perché stimolano delle cellule nel tessuto connettivo, chiamate fibroblasti, a rinnovare la rete di collagene. Affinché questo si verifichi con cambiamenti misurabili, spiega il Dr. Schleip “si impiegano tra le 9 e le 14 settimane”. La Fascia e lo Sport, un legame sempre più stretto. Le potenzialità della Fascia sono al centro delle ricerche e delle pratiche sportive di ogni tipo, dal calcio al golf fino al basket. Uno dei connubi più famosi in tal senso è quello voluto dal capo fisioterapista della nazionale tedesca di calcio Klaus Eder, che da decenni sta ottenendo risultati impressionanti grazie al suo lavoro sul tessuto connettivo. Kristina Rothengatter, giocatrice golf professionale, racconta così la sua esperienza: “volevo diventare più mobile nelle articolazioni dell'anca e delle spalle per poter colpire più forte la pallina. Per questo mi sono rivolta ad un allenatore Fasciale. Grazie a lui ho cambiato completamente la mia routine di riscaldamento: mentre prima facevo stretching statico, ora faccio stretching in movimento”. Molti atleti lavorano autonomamente sulla Fascia grazie ad un attrezzo specifico, il Blackroll. A spiegare come ci pensa il giocatore di basket Andrej Mangold: “per noi usarlo è ormai diventata routine, tanto che i nostri allenatori chiamano questa pratica igiene muscolare, che come la igiene orale va praticata ogni giorno”. Che effetti ha questa 'pratica quotidiana'? “All'inizio mi faceva male, ma ora lo sento come massaggio rilassante, ed inoltre i miei tempi di recupero si sono accorciati”. Il Rolfer e studioso della Fascia Markus Rossmann lavora soprattutto con allenatori di calcio, ai quali insegna nuovi sistemi di allenamento e particolari metodi di 'manutenzione' delle fasce. Nella sua attività con gli sportivi, Rossmann ha dimostrato che quando si ha una rete fasciale più elastica il corpo usa meno energia, e che una corretta stimolazione del tessuto connettivo da parte del professionista aumenta le prestazioni dell'atleta. La maggior parte dei terapisti sportivi, come Klaus Eder, lavora sulle Fasce a mani nude, mentre altri, come Sven Kruse, adottano strumenti particolari per non compromettere le proprie dita. Lo Yoga Fasciale. Un'altra variante dell'allenamento delle Fasce è lo Yoga fasciale. In esso si cambiano gli angoli di lavoro degli arti e si introducono elementi dinamici, come lo spostamento del piede o una inclinazione della parte superiore del corpo. Questo perché, conclude la Rolfer Daniela Meinl “la parte tendinosa delle fasce non viene stimolata abbastanza nello yoga classico”. Fonte: Focus Germania, 7 Novembre 2015 traduzione e sintesi di Marcel Teeuw Certified Rolfer® e Rolf Movement™ Practitioner
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Oggi vi proponiamo una recente intervista di Andrea Newman - Certified Advanced Rolfer®, Yoga teacher trainer (BWY), BSc(Hons) Biochemistry Andrea Newman - UK , pubblicata sul sito dell'European Rolfing Association, dove Andrea spiega le ragioni che l'hanno spinta a divenire una Rolfer® e come l'integrazione strutturale Rolfing, ridonando elasticità al corpo, si integri perfettamente con i percorsi di Yoga. Andrea Newman dice: "Yoga e Rolfing vanno molto a braccetto (...) vanno molto di pari passo. Sono le mie due fonti di ispirazione e sostegno nella vita. Sono molto fortunata ad aver avuto l'opportunità di apprendere le abilità necessarie per essere una Rolfer® e di essere in grado di aiutare le persone nella mia pratica a farle trovare più agio nel loro corpo e nella loro vita." continua dicendo: "Nella mia pratica privata di Rolfing® vedo un'ampia varietà di persone. Molti vengono a causa del dolore, o perché hanno raggiunto il capolinea con esami medici che non hanno riscontrato nulla di sbagliato e hanno bisogno di un nuovo approccio, o semplicemente perché si sentono "bloccati". Tutte queste esperienze possono essere debilitanti e, a volte, proprio quando hai più bisogno della tua pratica yoga, non sei in grado di praticarla. Il Rolfing può aiutare a cambiare queste situazioni e rimetterti in carreggiata. (...) a volte, proprio quando hai più bisogno di praticare Yoga, capita che non sei in grado di farlo. Il Rolfing può aiutare a cambiare queste situazioni e rimetterti in carreggiata." LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE Per scoprire come diventare un Rolfer® visita il sito della formazione italiana: www.formazionerolfing.it
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Roberto Rosolen, Certified Rolfer™ Veneto, presenta il metodo Rolfing®, in un incontro con ingresso GRATUITO, per comprendere come questo metodo olistico permetta di migliorare la propria postura, le proprie prestazioni atletiche o semplicemente ritrovare un maggior benessere nel corpo. Martedi 15 Ottobre, ore 20:30 presso La Barba di Ontano - Piazza Fra Claudio, 1 - S. Lucia di Piave. Per info e prenotazioni chiamare il 3934905595
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Il Rolfing® è molto più che una rimessa a nuovo del corpo e della postura. Non offre solo una migliore forma fisica o una performance più efficace, ma una visione integrata della persona nel suo rapporto con il mondo e ne affina la consapevolezza. “La visione olistica del Rolfing è comune a tante pratiche di consapevolezza corporea che sono nate nel XX secolo in Occidente - spiega Carla Bottiglieri, Rolfer di Salerno, che da anni approfondisce e sperimenta pratiche somatiche come il Body-Mind Centering, di cui ha seguito la formazione come insegnante, il metodo Feldenkrais, il Continuum, l’Ideokinesis, e l’analisi del movimento attraverso l’insegnamento di Hubert Godard - Nel secondo dopoguerra, in particolare negli Stati Uniti, c’è stato un fiorire di nuovi approcci che tentavano di superare l’eredità positivistica e meccanicistica che nella modernità occidentale aveva prodotto la dicotomia tra il corpo e la ‘mente’, così come tra individuo e ambiente. È interessante considerare come tanti metodi oggi diffusi nella sfera del benessere e dello sviluppo personale, si siano influenzati l’un l’altro, raccogliendo ricerche ed esperienze condotte da singoli ‘pionieri’, tanto nel campo dell’educazione e della terapia che della psicologia umanistica”. SOMATICA Il termine “Somatica” è stato introdotto negli anni Settanta da un filosofo statunitense, Thomas Hanna, per riconoscere una matrice comune a un insieme di tecniche, approcci e filosofie che si discostavano dalle psicoterapie e dalle fisioterapie tradizionali nel loro attribuire al corpo un senso nuovo. È questo il senso del termine “soma”, che Hanna ha proposto (forzando intenzionalmente un’etimologia di tradizione greco-giudaica) per definire il corpo vivente e vissuto in prima persona, senziente, cosciente. Una delle culle della Somatica è stata senz’altro l’Esalen Institute, inizialmente un centro di ritiro fondato negli anni Sessanta a Big Sur, in California, per favorire l’incontro tra filosofie e spiritualità orientali e occidentali, e l’elaborazione di un’educazione umanistica alternativa. L'Istituto è stato lo sfondo culturale che ha nutrito sperimentatori, artisti, scienziati e un luogo di richiamo per visitatori in fuga dalla quotidianità, tra cui personaggi celebri come Bob Dylan, Ansel Adams, Deepak Chopra. “Già riconosciuta per la sua ricerca originale, Ida Rolf ha frequentato e insegnato a Esalen in un periodo particolarmente ricco di scambi e di dialoghi tra esponenti di diverse correnti umanistiche: dalla terapia Gestalt, alla Bioenergetica, alle terapie corporee Neo-Reichiane, fino a metodi somatici come il Feldenkrais, la Sensory Awareness, o più tardi il Body-Mind Centering e il Continuum – per citare altri approcci della “famiglia” somatica – continua Carla Bottiglieri - È in questo contesto che la Rolf ha ulteriormente consolidato la sua visione originale del corpo nel rapporto con la gravità e lo spazio, in una prospettiva più larga, dove si integrano psiche, affettività, socialità”. “Il tocco della l'Integrazione Strutturale Rolfing® è dunque un invito affinché il corpo trovi delle sensazioni che gli permettano di abitare in modo diverso l’ambiente, è un vettore di stimoli ambientali, di contatti con il mondo che troppo spesso vengono alterati o ‘perduti’, riducendo e impoverendo la sensibilità, la percezione, il sentire stesso - per dirla con Hubert Godard, ‘producendo dei buchi neri percettivi’, e quindi anche degli spazi d’azione assenti – conclude - Le sedute di Rolfing permettono di reintegrare le alterazioni per ritrovare il rapporto pieno con il mondo che si era ristretto e di un corpo che si era avvitato su se stesso”. Maggiori Informazioni su Carla Bottiglieri qui.
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Sono E.C., un medico chirurgo che ha h iniziato a provare il Rolfing dopo aver a lungo tentato di alleviare i miei dolori con tanti farmaci ed uno scarso beneficio. I miei problemi erano dovuti principalmente ad una postura scorretta, viziata da un seno pesante, tante ore passate sui libri, davanti al computer o in piedi nei reparti. A causa di questo insieme di cose, ho iniziato a provare dolori alla spalla e un mal di testa correlato ai problemi al collo e alla spalla stessa. I dolori a quest'ultima sono comparsi a 16 anni, probabilmente causati dallo zaino troppo carico di libri. All'epoca, il fisiatra mi disse che era solo un problema di postura e mi consigliò di rinforzare la scarsa muscolatura col nuoto. Inutile dire che iniziai a nuotare ma i problemi, ovviamente, peggiorarono. Questi dolori, inizialmente periodici, diventarono invalidanti: provavo un grande dolore anche a riposo, tale da svegliarmi anche di notte con la brutta sensazione del mio omero che slittava in avanti. A soli 24 anni, senza nessun effettivo trauma, anche solo prendere qualcosa da uno scaffale era diventata un'impresa ardua. Arrivata a questo punto provai ad andare da un ortopedico, feci una risonanza con contrasto endoarticolare per capire la causa dei miei dolori e per trovare una “canonica soluzione medica”. La risposta fu la seguente: ”non c'è nulla da fare, hai diverse lesioni, puoi provare con un po' di fisioterapia per alleviare i sintomi ma ci sono pochi margini di miglioramento. Opereremo appena la situazione diventerà insostenibile”. Io però avevo deciso che non avrei fatto nessuna operazione, volevo trovare, almeno come prima opzione, un metodo più conservativo. Niente fisioterapia, dato che lo stesso ortopedico l'aveva già etichettata come scarsamente efficace. Allora diedi ascolto a mia madre, che aveva già provato beneficio col Rolfing: mi interessava l'idea che il suo obiettivo era riportare in equilibrio l'intera struttura e non solo la spalla dolente. Questo metodo sfrutta la manipolazione del tessuto connettivo stimolando i meccanocettori presenti sui tessuti. Era qualcosa che si sposava con la mia formazione: io sono un medico, in una famiglia di medici e per me tutto deve avere una spiegazione basata sull'anatomia, la fisiologia e via discorrendo. Iniziai le sedute e mi liberai gradualmente dal costante dolore alla spalla, dai risvegli notturni e dall'impossibilità di eseguire i più semplici gesti della vita quotidiana. Ovviamente il danno strutturale alla mia spalla rimane, ma la funzionalità di questa è assolutamente e decisamente migliorata. La mia muscolatura, nonostante le lesioni articolari che ne viziavano il movimento, ora lavora in perfetta armonia col resto del corpo. Come se non bastasse, ho acquistato una percezione corporea della quale, prima, non conoscevo neanche l'esistenza e oggi non vivo più il mio corpo passivamente. Mi rendo conto degli atteggiamenti sbagliati che assumo per stanchezza e cerco, portandoci l'attenzione, di correggerli, riuscendo facilmente a ritrovare e mantenere quella posizione eretta prima troppo scomoda e innaturale per me. Durante il trattamento sono tornata in piscina e, man mano che andavo avanti con le sedute, mi rendevo conto di essere integrata, fluida nei movimenti, più efficace nella nuotata, ogni sforzo mi pesava meno, e questo ha migliorato di molto le mie prestazioni. Tutto funzionava come un ingranaggio ben oliato. Anche nella corsa, da me sempre odiata, mi rendo conto che il mio movimento è, ora, più armonico, funzionale ed economico. In conclusione mi sento di dirvi: “meno antidolorifici più Rolfing”, perché bisogna risolvere il problema, non solo tacitarne momentaneamente il sintomo.
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L'incontro si terrà giovedì 24 Gennaio a Conegliano, presso CENTRO RESPIRO, in Viale Italia 194. Gradita la prenotazione al numero 0438 353 44. Maggiori informazioni su Roberto Rosolen qui
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Il 16 Aprile alle ore 18:00. grazie alla collaborazione tra Associazione Italiana Rolfing e Formazione Rolfing Italia, siamo lieti di annunciarvi un incontro esclusivo, aperto a tutti, con ROBERT SCHLEIP! Un incontro online per scoprire le ultime scoperte dal mondo della fascia e la loro applicazione pratica attraverso il tocco tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l’Associazione Italiana Rolfing® in collaborazione con Formazione Rolfing Italia, presenta un’esclusivo incontro con Robert Schleip sulle “Ultime scoperte dal mondo della fascia e la loro diretta applicazione pratica attraverso il tocco“. Un’apertura alla conoscenza di come la geniale intuizione di Ida Pauline Rolf abbia orientato la Ricerca Scientifica e di come le relative scoperte abbiano migliorato la pratica professionale REGISTRATI ADESSO Robert Schleip, ricercatore internazionale noto per le sue scoperte sulla Fascia, è stato il promotore del primo congresso internazionale ad essa dedicato: “Fascia Research Congress” ormai giunto alla sesta edizione . È un Rolfer™, Biologo umanista e Psicologo. Dal 2008 è il direttore del gruppo di ricerca sulla fascia, della divisione di neurofisiologia presso l’Università di Ulm – Germania. 16 Aprile ore 18:00 Il corso sarà erogato attraverso piattaforma online Zoom, con la moderazione di Marina Blandini. Interverranno: Rita Geirola, Membro della Facoltà europea di Rofling® e Rolf Movement™, insegnante Feldenkrais, insegnante Pilates Pierpaola Volpones, Chair della Faculty Europea del Rolfing®, insegnante internazionale di Rolfing e Rolf Movement Un corso adatto a tutti: Rolfer, Insegnanti di Yoga, Massaggiatori, Fisioterapisti, Personal trainer, Terapisti, Osteopati e a tutti i Professionisti del lavoro corporeo che desiderano scoprire quali sono le ultime scoperte sulla fascia e come integrare queste nel proprio flusso di lavoro quotidiano. Numero di posti limitato. REGISTRATI ADESSO
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Ecco l'esperienza con il Rolfing di Nicola, giovane pianista concertista. Arrivato nello studio della Rolfer® Pierpaola Volpones, per via di un dolore alla spalla destra con rigidità del dito medio della mano destra, in appena 6 mesi è riuscito a risolvere i suoi fastidi riprendendo con maggior dinamismo ed entusiasmo la sua attività concertistica. Pierpaola Volpone dice "Con Nicola non ho seguito il percorso classico dei 10 incontri, ma progettato una serie di sedute dedicate a migliorare e risolvere il problema che si manifestava con dolore e limitata mobilità delle dita, in particolare del medio destro. Un'ulteriore dimostrazione di come la capacità di "ascolto" attraverso il tocco dei Rolfer riesca a individuare le origini dei problemi e risolverli in modo efficace. Il Rolfing è anche una relazione biunivoca tra Cliente e Rolfer, un percorso fatto in sinergia, che porta all'incremento del benessere e alla risoluzione efficace di un ampio panorama di problematiche. Pierpaola dice: Mi è piaciuto lavorare con Nicola, per la sua apertura e capacità di ricevere, sentire e elaborare le informazioni assimilandole. Guarda il video della testimonianza integrale nel link sotto Fonte: https://www.volpones.it/nicola-il-pianista/ Rolfer: Pierpaola Volpones - Advanced Rolfer e Rolf Movement Instructor
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Tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l'Associazione Italiana Rolfing, a partire dal 20 Marzo, ha lanciato una serie di incontri tematici, online e gratuiti, con diversi professionisti del lavoro corporeo, che hanno già integrato, con successo, nel loro flusso di lavoro quotidiano le ultime scoperte sulla Fascia. Un'apertura alla conoscenza di come la geniale intuizione di Ida Pauline Rolf abbia orientato la Ricerca Scientifica e di come le relative scoperte abbiano migliorato la pratica professionale. Rolfing e Danza: Il corpo spazioso. La fascia e la sua danza Intervengono: Marina Blandini, Coreografa e Professore danza contemporanea, Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Nicola Carofiglio, Rolfer, membro facoltà europea di Rolf Movement, danzatore, coreografo, istruttore di Gyrotonic e Gyrokinesis Annapaola Bacalov ,Danzatrice, Coreografa e Rolfer, condivide la sua ricerca sul corpo in ascolto e in movimento Pierpaola Volpones , chair della Faculty Europea del Rolfing Regia di Eleonora Celli Presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia - www.formazionerolfing.it
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Martedi 16 Ottobre, Roberto Rosolen, Certified Rolfer™, presentarà il metodo Rolfing® e i suoi benefici, presso Respiro SRLS, viale Italia 194 - Conegliano. Ingresso gratuito previa prenotazione. Locandina evento | Sito ufficiale