Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing®
Associazione Italiana Rolfing® - Integrazione Strutturale Rolfing® - Rolfing®: armonia ed equilibrio nella struttura corporea attraverso il tocco e l'educazione al movimento. Integrazione Strutturale, Postura , Benessere, Fascia
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Ho iniziato a praticare il Rolfing tempo fa e oggi posso dire che il ciclo delle dieci sedute è stato per me un'esperienza forte, efficace e decisamente arricchente. Il mio primo ricordo, quello non scorderò mai, è legato alla sessione inziale, con la quale ho 'scoperto' di essere in grado di respirare come non avevo mai fatto prima. Quel momento ha rappresentato per me una sensazione nuova, incredibile, come una nuova percezione di movimento nel mio corpo. Successivamente ho vissuto altre nuove sensazioni: ho percepito una sorta di maggiore lunghezza e, insieme, di libertà nelle mie gambe, che mi aiutato a capire come a determinare il mio modo di muovermi fosse l'immagine del mio corpo che mi avevo creato. E che, probabilmente, non corrispondeva a ciò che veramente ero. Grazie a Rolfing ho imparato a mantenere una relazione vivente con il mio modo di muovermi, e questo mi consente di scoprire tutti i giorni qualche nuovo aspetto di me, facendomi apprezzare il benessere che questi cambiamenti hanno avuto sulla mia vita. Il Rolfing ha trasformato non solo il mio modo di muovermi ma anche il mio modo di pensare. Questo, per me, rappresenta un grande successo e una nuova fonte di piacere e felicità.
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L’esperienza personale vissuta durante le dieci sedute di rolfing è stata meravigliosamente positiva. La curiosità e i dubbi nei confronti di qualcosa conosciuta per passaparola e poi letta su alcuni siti internet, si è trasformata in qualcosa di unico mai provata prima che ha cambiato in meglio non solo il mio stato di salute fisico ma anche psicologico. E' trascorso ormai un anno dall’ultima seduta eppure difficilmente scordo cio’ che ho provato. Sono rimasto sorpreso quando alla prima seduta dopo aver conosciuto il mio rolfer abbiamo scattato delle foto per vedere il mio modo di stare in piedi e subito dopo la fine di quest’ultima sembravo un’altra persona, più alto, più dritto: avevamo lavorato solamente sulla respirazione ma la sensazione era come se le sue mani sprofondassero nel mio corpo. La seconda seduta è stata quella che ha dato la svolta in positivo al mio stato di salute (trauma al ginocchio). Il mio rolfer ha lavorato alle articolazioni della gambe, ginocchia e caviglie. La seduta è stata un po’ fastidiosa e dolorosa andando via a fine seduta molto scoraggiato. Qualche giorno dopo, senza rendermene conto, salivo le scale senza sedermi sugli scalini e addirittura mi sono sorpreso qualche settimana dopo a salire in corsa le scale per rispondere al telefono. Erano cambiate le mie risorse in modo silenzioso mentre svolgevo le mie azioni e le mie abitudini quotidiane. La terza seduta seduta è stata svolta in posizione laterale ed è servita per mettere in connessione prima e seconda seduta. La quarta seduta è stata svolta anche qui sulle gambe ma anche sul bacino ed il risultato notato dopo la seduta e dopo giorni è stato vedere o meglio sentire i miei miglioramenti. Sentivo leggero il mio passo durante il cammino e non sentivo più tensione alla schiena standomene tanto in piedi. Non ho ben chiaro il ricordo della quinta seduta. Nella sesta seduta, ricordo il lavoro svolto sul bacino le parole del rolfer sono state quelle di far respirare il bacino, oggi direi che lo scopo della sesta seduta è stata quella di lavorare sull’osso sacro e le sue relazioni con l’iliaco e il coccige e la parte superiore ed inferiore del corpo, e quindi il termine “far respirare il bacino” voleva dire che durante la respirazione il movimento della gabbia toracica e della colonna vertebrale si propagasse sul bacino e parti connesse come se fosse un’onda. La settima seduta, occupandosi della testa, collo e articolazione temporo-manibolare la ricordo in modo particolare in quanto, oltre ad aiutare il mio corpo a stabilizzarsi sempre più, è quella che coinvolge più da vicino la mia professione di odontoiatra. Problemi tra collo, torace e testa sottoforma di tensioni vengono trasferiti all’articolazione temporo mandibolare. In questa seduta si provvede a lavorare sulle fasce dei muscoli temporali in modo da metterli in equilibrio bilanciandoli a destra e sinistra. Ottava, nona seduta, cosi come la decima sono servite come chiusura a ciò che abbiamo lavorato nelle sedute precedenti.
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Lukasz Gregorczyk, Certified Rolfer™ a St Albany London, dimostra come dare sollievo alle tensione della mascella, attraverso semplici esercizi, che è possibile eseguire da soli a casa propria. Source: Youtube Produttore: Rolfing London
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In occasione del compleanno della dott.ssa Ida Pauline Rolf, fondatrice del metodo Rolfing®, in contemporanea con i Rolfer™ di tutta Europa, dal 16 al 23 Maggio, i Rolfer™ italiani iscritti all'Associazione Italiana Rolfing®, proporranno iniziative e promozioni per ritrovare il proprio benessere e ripartire con più energia, equilibrio ed dinamismo. Il Tocco che ci fa star bene Una settimana dedicata al benessere, con il Rolfing infatti è possibile alleviare e risolvere i più comuni fastidi di ogni giorno come mal di schiena, mal di collo, mal di gambe, ma anche migliorare le proprie prestazioni atletiche. Utilizzato come metodo di integrazione strutturale da numerosi professionisti dello sport, della danza, del canto e della musica in genere, il Rolfing permette di portare le proprie prestazioni ad un livello successivo limitando e/o prevendendo condizioni di stress eccessive e facilitando il recupero post-traumatico. Come funziona la Settimana del Rolfing? Basta rivolgersi al Rolfer Certificato e autorizzato più vicino alla propria città e chiedere quali iniziative, sconti, promozioni o attività a destinato alla Settimana del Rolfing, dal 16 al 23 Maggio, scegliendo poi quella più adatta alle proprie esigenze. Come procedere? Trova il rolfing aderente attraverso il tool di AIR cliccando nel link "Trova un Rolfer" oppure chiama direttamente o invia una e-mail alla nostra segreteria per essere orientato verso la scelta migliore alle tue esigenze! TROVA UN ROLFER CHIAMA INVIA UNA E-MAIL
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Prima ho sempre pensato a come camminavo, chiedendomi: "Sto facendo bene?" o "Questo modo di camminare peggiorerà le cose?" Da allora, le parole di Henrike mi accompagnano ovunque, faccio quello che mi ha detto e mi sento molto più ottimista!" Sto parlando con Henrike Rietz-Leiber, una Rolfer™ certificata che risiede a Monaco e con la sua cliente, Christa Werner, una farmacista che si è rivolta a Henrike per provare il Rolfing®, per cercare un sollievo da dolori cronici sia alla schiena che alla gamba destra in seguito a un'operazione all'anca nel marzo 2014 . "In sostanza dicevo a Christa di non concentrarsi troppo sul dolore. Per Christa la sfida era di fidarsi del sostegno delle sue gambe, di sentirsi radicata a terra e di ritrovare la connessione con lo spazio circostante... Quando l'ho vista per la prima volta, notai subito la sua rigidità e la necessità di maggiore resilienza. C'era anche questo blocco, un blocco che le impediva di percepire il terreno e lo spazio intorno. La testa era troppo pesante perché Christa ‘riuscisse a sostenerla’ adeguatamente al di sopra delle spalle" spiega Henrike. Cosa ti ha fatto decidere di provare proprio il Rolfing®? Chiedo a Christa. Il mio medico di famiglia mi ha raccomandato il Rolfing® a causa dei problemi che che stavo vivendo alla mia schiena, coscia destra e ginocchio. Mi ha suggerito di completare un ciclo di dieci sessioni. Ho trovato Henrike su Internet e ho subito notato che il suo studio di Rolfing® era a Haidhausen, vicino a dove vivo io. Ho iniziato il Rolfing® nel mese di febbraio e l’ho terminato nel mese di giugno. Abbiamo svolto le sessioni con un ritmo piuttosto serrato, circa una ogni settimana. Mi sono sentita molto meglio dopo. Ne valeva la pena! Qual era il problema? Ho subìto un'operazione all’anca destra nel marzo del 2014. Sempre nello stesso periodo, ho acquistato un materasso nuovo e, so che suona strano…, ma è stato dopo l'operazione dell'anca che ho avuto i miei primi veri problemi alla schiena. Era come se fosse “ossificata”. Non riuscivo a stare in piedi al bancone della mia farmacia per più di due ore senza una pausa. Tutto questo è avvenuto nello stesso anno in cui ho chiuso la mia farmacia, perciò non ho più fatto davvero caso a questo problema. Hai provato altre strade prima del Rolfing®? Ho fatto un po’ di fisioterapia, ma i benefici erano solo momentanei. Era sempre lo stesso, il dolore alla schiena si ripresentava continuamente. L'anno dopo, ho cominciato ad avere dolori al ginocchio destro e anche crampi alla coscia destra. Ho fatto ginnastica e il medico ha suggerito anche lo yoga, ma non funzionava. Non ha funzionato nulla. Poi, ho consultato un amico chiropratico ed ancora la stessa storia, nessun successo. Ho continuato con la fisioterapia e il massaggio fino a quando ho trovato Henrike. Il dolore alla gamba destra si è manifestato come conseguenza di un sovraccarico della stessa dovuto all’operazione? Dopo l’operazione all'anca, il mio medico mi ha suggerito di mettere un cuneo sotto il mio tallone sinistro - una suola speciale inserita nel tallone della mia scarpa. Seguii le indicazioni del medico e, subito dopo, ho anche completato il ciclo di Rolfing®: la mia gamba destra stava bene e non avevo più dolore. Tuttavia, fu poi il mio lato sinistro che iniziò a darmi qualche fastidio. Il cuneo di un centimetro era diventato troppo alto e per questo chiesi che me lo riducessero di mezzo centimetro, sperando che questo togliesse il fastidio. Ad ogni modo, da quando ho terminato il Rolfing®, il mio lato destro sta bene e la mia schiena meravigliosamente. Riesco a compiere nuovamente movimenti liberi e per me questo è il paradiso! Al ritorno delle feste chiamerò Henrike per fare altre sessioni dedicate alla gamba sinistra. Henrike aggiunge: Attraverso il percorso delle 10 sedute, ho incoraggiato Christa a “riconnettersi” con se stessa, con il suo corpo e ad adattare o diminuire lo spessore della soletta al bisogno. Ovviamente non si possono allungare le ossa, ma il corpo può adattarsi alla differenza di lunghezza delle due gambe in modo non problematico. Inizialmente questo, per il corpo di Chirsta, non era possibile, per questo è stato necessario fare diverse prove. Ricreare elasticità nel corpo di Christa era per me l’obiettivo primario, oltre ad aiutarla a ritrovare un movimento più fluido e ampio. Mi ricordo che quando è venuta per la seconda sessione era raggiante, in viso. Mi confessò che era la prima settimana che non soffriva di dolori; o meglio, il dolore era ancora lì, ma significativamente ridotto. Inoltre, solo riguardando i miei appunti ho notato che Christa, al primo incontro, si dimenticò di raccontare di un’operazione al seno per l’asportazione di un cancro: infatti quando tornò per la seconda sessione, tutto il lavoro fatto in prima seduta sulla cassa toracica, aveva eliminato un dolore al lato destro del torace, dove c’era la cicatrice. Questo fastidio oramai le era talmente famigliare da dimenticare, appunto, di parlarne durante il primo colloquio. Non è strano come possiamo dimenticare il dolore che una volta era così dominante nella nostra vita? Chiedo a Christa. Sì, è stato meraviglioso quando Henrike ha liberato la tensione attorno al braccio e al seno destro. Finalmente potevo muoverlo liberamente senza dolore. Era fantastico! Henrike aggiunge: Sì, spesso succede. Dopo l’ottava sessione, per esempio, ho notato che Christa poteva piegarsi e raccogliere qualcosa dal pavimento, cosa che non poteva fare prima. Anche questo si era dimenticata di riportare durante il colloquio iniziale. Penso che sia davvero utile che i clienti, a volte, dimentichino il dolore! Il Rolfing® ti ha sorpreso in qualche modo? Sì! Canto in un coro e dopo la settima seduta, il mio insegnante di canto ha sottolineato che la mia voce era particolarmente bella quel giorno. Henrike aveva trattato la mia testa, il collo e le spalle durante quella sessione, perciò questa osservazione mi sorprese particolarmente! Mi ha sorpreso anche quanto io sia diventata più ottimista attraverso il percorso delle 10 sedute. Ho un atteggiamento totalmente nuovo verso la mia vita e sento di poter davvero vivere alla giornata. Ho più energia durante la giornata e tante idee per il futuro. Guardando indietro, mi rendo conto di essere stata piuttosto depressa. Ero là, 66 anni, e non potevo più muovermi e avevo bisogno di riposare tutto il tempo. Desidero vivere una vita piena. Voglio ottenere il massimo dalle mie giornate. Questo per me è molto importante e, prima del percorso di Rolfing, non avevo proprio idea di come avrei potuto continuare a vivere in una situazione così deprimente. Quando si è così concentrati a sentire i dolori del proprio corpo, diventa difficile aprirsi all’esterno. Le sessioni di Rolfing® erano in qualche modo impegnative? Sì, c’è stata una sessione in cui Henrike lavorava sull'anca sinistra: trovò un muscolo particolarmente “arrabbiato”! Anche la seconda sessione, sui piedi, non è stata una passeggiata. La gamba sinistra è danneggiata da quando ho protruso un disco vertebrale vent'anni fa e le dita dei piedi sono leggermente intorpidite. Henrike ha portato così tanta vita nel mio piede sinistro da percepire questa novità come “anche un po’ inquietante”. Tuttavia, quando sono uscita dalla porta, mi sono sentita come se stessi camminando sulle nuvole. Davvero fantastico! Alcune persone riferiscono che il Rolfing® lo sentono lavorare nel periodo di pausa, tra una sessione e l’altra. E’ stato così anche per te? Sì. Sono sempre stata consapevole di ciò che Henrike mi disse. Dopo che lavorò attorno al petto e alla cassa toracica, ho notato che potevo stare più dritta, dietro al bancone della farmacia. Mi sono accorta di regolare automaticamente la mia postura. Henrike, vuoi aggiungere altre osservazioni sul percorso di Christa? Sì, dopo la sesta sessione, Christa ha detto che si sentiva libera nella schiena e che le sue braccia potevano oscillare ai lati liberamente. Era molto importante far sì che potesse nuovamente alzare le braccia verso l’alto. Christa era così contenta, così felice durante e dopo tutte le nostre sessioni. Posso davvero ricordare il suo volto dopo la decima sessione. Christa ha detto “Wow! Sono così felice del mio corpo" ed era possibile vederlo: era veramente nel suo corpo. La prima volta che venne da me, infatti, Christa era lì, ma il suo corpo era qualcosa di diverso. Dopo le 10 sedute, invece, si muoveva in perfetta armonia con il corpo, quasi come se danzasse. La cosa più importante che a parer mio Christa ha detto, "se ho un dolore, ora so come risolverlo in fretta". E’ stato così meraviglioso vederla veramente sorridente con un volto così pieno di vita. Charlotte Fraser - 07/11/2017 - rolfing.org Articolo originario al seguente link Data di pubblicazione: 07/11/2017 Autore: Charlotte Fraser Foto: ©Henrike Rietz-Leiber, www.rolfing-rietz.de Traduzioni in Italiano a cura di: Eleonora Celli (Certified Rolfer™ e Rolf Movement™ Practitioner) e Roberto Rosolen (Certified Rolfer™) Per maggiori informazioni su Henrike Rietz-Leiber, vai al seguente link Per scoprire di più sul Rolfing®, trovare un Certified Rolfer™ e/ o diventare un Rolfer™ visita: www.rolfing.org o la sezione cerca un rolfer di questo sito
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Grazie al Rolfing®, al Rolf Movement® si impara a conoscere meglio il proprio corpo e a correggere anche in modo autonomo vizi posturali, che a lungo andare possono far insorgere fastidi dolorosi. In questo video France Hatt-Arnold - Certified Advanced Rolfer® - ci mostra come decomprimere la colonna vertebrale utilizzando semplicemente una sedia, un tappetino yoga e una coperta. GUARDA SU EUROPEAN ROLFING ASSOCIATION GUARDA
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"Una pioniera nella ricerca sulla Fascia" è il nuovo video realizzato da DIRI (Dr. Ida Rolf Institute®) sulla Dr. Ida P. Rolf e la sua intuizione sul tessuto chiamato Fascia e il suo ruolo sull'equilibrio del corpo umano. Buona Visione Fonte: Vimeo Produttore: DIRI (The Ida Rolf Institute™) Canale: Renaissance Media
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Cosa ti ha portata a ricevere le sessioni di Rolfing? Quali erano le tue aspettative? Queste ed altre risposte sugli effetti del Rolfing, nell'intervista a Daniela C rilasciata alla Rolfer™ Pierpaola Volpones dopo il ciclo delle 10 sedute. Pierpaola Volpones è insegnante internazionale, Certified Advanced Rolfer™ e Certified Rolf Movement™ Practitioner maggiori informazioni qui • Video Tratto del canale Youtube Ufficiale di Pierpaola Volpones, clicca qui per altri video
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Si vive sempre più a lungo e si diventa ‘anziani’ sempre più tardi. Sono sempre di più le persone che nella seconda metà della loro esistenza desiderano mantenere un buon livello di qualità della vita, una forma fisica che non condizioni le scelte, un corpo efficace, funzionale, cosicché il tempo che passa non costituisca un limite. Cosa succede, invece, a chi si lascia sopraffare dall’avanzare degli anni? Al manifestarsi dei primi problemi c’è chi smette di usare il corpo e si chiude in spazi sempre più ristretti. Questo causa movimenti ridotti, competenze, non più usate, che via via si perdono: si cammina sempre meno, percorrendo tragitti sempre più brevi; si lavora meno a tavolino, si sprofonda sul divano, spesso basso e profondo, la colonna vertebrale si incurva, cresce la pressione a livello lombo sacrale e la postura si adegua. Non solo. Man mano che il corpo non risponde con prontezza ai nostri desideri, si fa largo nella persona anziana la paura di cadere. La conseguenza che ne deriva è il guardare in terra molto più spesso, per evitare ostacoli e sentirsi più sicuri. Questo, però, mina l’equilibrio e limita la capacità di orientamento nello spazio circostante aumentando, al contrario delle aspettative iniziali, la possibilità di cadere. Proprio così: paradossalmente, la paura di cadere è all’origine di tutte le cadute! “A tutto questo il Rolfing® offre risposte efficaci, donando elasticità, equilibrio, migliorando la postura e recuperando le competenze che vanno affievolendosi in coloro che stanno vivendo la seconda parte della loro vita – spiega Rita Geirola, Rolfer™ da oltre 30 anni – Persone che si sono rivolte al Rolfing perché avevano dolori e che ora riescono a ritrovare la voglia di camminare, alzano lo sguardo da terra, ritrovano una buona visione dello spazio che le circonda, e si trovano a poter di nuovo vivere al di fuori di spazi troppo ristretti, della loro comfort zone, nella quale si erano autoconfinati. È facile intuire che le conseguenze positive non si manifesteranno solo sul corpo, ma anche sull’umore, sulla percezione di sé”. Molte le storie che hanno segnato la vita di Rolfer™ di Rita Geirola. “Tra tutte ne ricordo in particolare due: un docente universitario, che, dopo essersi sottoposto a un’operazione per applicare una protesi all’anca ha ritrovato il tono muscolare durante le sedute di Rolfing. Al punto che non ha avuto più bisogno di sottoporsi all’operazione consigliata dai medici per l’altra anca – ricorda Rita – E un commerciante in pensione di Biella. Si era rivolto a me perché non riusciva a giocare a bocce, a causa del forte dolore dovuto a una sciatalgia provocata da un’ernia al disco. Dopo sole tre sedute ha voluto interrompere il ciclo, avendo ottenuto il risultato di muoversi senza dolore, anche grazie al fatto di avere, con una certa disciplina e consapevolezza, seguito i consigli che gli avevo dato in relazione ad esercizi da fare quotidianamente per prevenire il dolore e mantenere un buon equilibrio nell’organizzazione del corpo in gravità”. “Nell’anziano – continua Rita – i processi fisici tendono a rallentare e i tempi di recupero a dilatarsi. Con le sedute di rolfing il sistema viene rivitalizzato attraverso il tocco, che aiuta a reidratare e ossigenare i tessuti, a ripristinare mobilità, a migliorare e adeguare la coordinazione sulla base del potenziale presente al momento, con il risultato di una maggiore flessibilità, endurance, e quindi energia per fare le cose che si desidera. “Molto importante è, però, prendere coscienza che l’esercizio quotidiano è fondamentale per supportare e integrare i risultati raggiunti con le sedute: ci si riappropria di parti di sé e di competenza motoria, ma questa va agita quotidianamente, con esercizi e attività che stimolino il sistema, anche grazie a esperienze condivise con altri, oltre a quelle individuali: dal camminare, al nuotare, al danzare, a frequentare corsi di Rolf Movement®, Feldenkrais, thai chi. Insomma, quello che più si avvicina alle preferenze individuali. Da non dimenticare, poi, anche attività di studio, che stimolano il cervello a rimanere attivo e impegnato”. “Ma attenzione – conclude Rita – L’attitudine e la volontà fanno la differenza nell’efficacia delle sedute: bisogna che ci sia la volontà di stare bene. Occorre una motivazione autentica e la voglia di cambiare. A qualsiasi età”.
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Sono fisioterapista: il Rolfing ha cambiato la mia vita personale e professionale -- Bibiana Badenes Rolfing e Fisioterapia: Fascia e Movimento: nuove prospettive in ambito riabilitativo. Come la terapia fasciale ha cambiato la mia vita e la mia professionalità. Quarto incontro della serie: ROLFING • TERAPIA FASCIALE • ARTI CORPOREE Tra ricerca, tradizione, innovazione e applicazione, in occasione del 125esimo anniversario della nascita di Ida Pauline Rolf, l'Associazione Italiana Rolfing, a partire dal 20 Marzo, ha lanciato una serie di incontri tematici, online e gratuiti, con diversi professionisti del lavoro corporeo, che hanno già integrato, con successo, nel loro flusso di lavoro quotidiano le ultime scoperte sulla Fascia. Moderatrice: Marina Blandini, Advanced Rolfer e operatore Rolf Movement Intervengono: Bibiana Badenes Fisioterapista, Rolfer e operatore Rolf Movement - Enrico Camilletti Rolfer e Fisioterapista - Pierpaola Volpones Chair della Faculty Europea del Rolfing. Con la regia di Eleonora Celli Presidente di FRI – Formazione Rolfing Italia
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Dalla rubrica "Ho cura di me: scelgo il Rolfing®" promossa dall'Associazione Italiana Rolfing® e Formazione Rolfing Italia: curiosità, aneddoti e conversazioni dal mondo della comunità italiana dei Rolfer™. Primo incontro con Rita Geirola e Pierpaola Volpones, insegnanti internazionali di Rolfing®, tenutosi il 23 Aprile 2020 sulla pagina facebook Ufficiale dell'Associazione.
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Secondo il New York Times "Il tuo iPhone sta rovinando la tua postura e il tuo umore"! "Se ti trovi in un luogo pubblico, guardati intorno: quante persone si curvano al telefono? La tecnologia sta trasformando il modo in cui ci intratteniamo, contorcendo i nostri corpi in ciò che il fisioterapista neozelandese Steve August chiama iHunch (iGobba in Italia). Ho anche sentito persone chiamarlo collo da lettura, e nel mio lavoro a volte mi riferisco ad esso come iPosture ... " Un interessante articolo di Amy Cuddy (professore alla Harvard Business School e autore del prossimo libro "Presenza: portare il tuo sé più audace alle tue più grandi sfide") sull'effetto sul nostro corpo della tecnologia moderna. LEGGI TUTTO QUI Il Rolfing® agendo sulla postura, risolve i vizi posturali innescati dall'uso di smartphone e tablet, divendo così una efficace soluzione alle cattive abitudini d'uso della tecnologia moderna
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L'abbiamo cominciata a sperimentare quando bambini imparavamo a fare i nostri primi passi e maldestramente cadevamo. Ma non sapevamo fosse lei a spingerci giù verso terra. Proprio come oggi non sappiamo che una causa fondamentale di quella pancetta che non importa quanto si dimagrisca tanto non se ne va mai via, di quelle spalle cadenti o di quel sedere piatto che ci obbligano ad indossare vestiti che compensino è proprio lei: la forza di gravità! Che fare allora quando non possiamo più far ricorso ad indumenti "mimetici" o quando le nostre schiene addolorate gridano: "Basta con questo stress!" La risposta è semplice: impariamo ad usare la forza di gravità come un mezzo per rinforzare il nostro campo energetico! Diceva la Dott.ssa Rolf fondatrice dell'Integrazione Strutturale meglio nota come Rolfing "La gravità scorre attraverso un corpo allineato e così facendo ne rinforza il campo energetico". Energia che si disperde invece nei corpi non allineati in lotta con la gravità . Già perché in questo caso la prima preoccupazione al nostro risveglio deve essere far si che i pezzi del nostro corpo non si distacchino sotto l'azione della gravità. Questo impegno va mantenuto sia da fermi che in movimento . La sensazione è di sforzo e pesantezza cronici. Quando invece i segmenti corporei sono allineati uno rispetto all'altro e l'insieme rispetto alla gravità il corpo appare come più snello vivo e forte, i movimenti sono più sciolti ed efficaci, in altre parole ci siamo fatti un'amica nuova : la forza di gravità e sappiamo che rimarrà tale per tutta la nostra vita. D'altronde non è un caso che in oriente l'attenzione alla postura ed al baricentro sia il fondamento di discipline antichissime come il Qi Qung, il Tai Chi Chuan o lo Yoga. Tramite il Rolfing il processo di riallineamento viene ottenuto a differenza di tali metodi grazie ad un ciclo di dieci sedute, della durata di un'ora ciascuna, di manipolazioni del tessuto connettivo corporeo. Particolare attenzione viene posta al risveglio di una profonda consapevolezza della propria postura ed del proprio movimento. Attraverso il Rolfing si compie forse il primo gradino verso la presa di coscienza di noi stessi , un cammino lungo e difficile che non può prescindere dal corpo ma al contrario deve partire da esso e che presenta comunque aspetti piacevoli come la sensazione di una acquisita leggerezza nei movimenti, di una percezione di pienezza, di un riscontro con l'immagine del proprio corpo più soddisfacente.
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Quando ci si sottopone a una seduta di Rolfing® si può stare tranquilli. Vi mettete nelle mani di un Rolfer™, un operatore qualificato che ha alle spalle una lunga ed accurata formazione. Il suo metodo di lavoro è verificato e attestato da un’organizzazione internazionale, che si fa garante della sua qualità ed efficacia e protegge il marchio e gli standard dell’Istituto (D.I.R.I. – Dr. Ida Rolf Institute®, Boulder USA) attraverso una politica di verifiche e di formazione rigorosa. Ecco perché il Rolfing, nato circa 100 anni fa, continua a essere praticato in ogni Paese e ad ottenere effetti e risultati, qualsiasi sia l’esigenza di chi vi si avvicina. “Prima di iniziare a lavorare, ogni Rolfer sottoscrive un codice etico e gli standard professionali; nel suo contratto con DIRI ed ERA (European Rolfing® Association e.V.) gli viene richiesto di aggiornarsi in modo continuo. I corsi per diventare un Rolfer™ e per la formazione permanente si svolgono negli Stati Uniti, in varie parti in Europa tra cui l’Italia, con il vantaggio di offrire lezioni nella nostra lingua e in città vicine, in Asia, Brasile e Sud Africa. – spiega Marcel Teeuw, Rolfer di Genova – ERA, l’associazione europea, garantisce la qualità dei training, controlla costantemente la qualità dei docenti e coordina la loro formazione. Dopo 3-7 anni di esperienza lavorativa e 18 crediti di formazione continua, il Rolfer può accedere alla formazione per diventare ‘Advanced Rolfer’. Esiste, poi, un altro percorso di formazione facoltativo, che approfondisce gli aspetti funzionali del nostro lavoro e le dinamiche del movimento, conseguendo il titolo di Rolf Movement Practitioner”. I Rolfer™ sono operatori che hanno concluso il Basic Rolfing Training (BRT), che dura nel formato modulare circa due anni e mezzo. Un contratto lega il professionista al DIRI, Il Dr. Ida Rolf Institute® è l’associazione americana fondata da Ida Paulina Rolf, la scienziata che nei primi anni del Novecento ha teorizzato questo particolare. Il DIRI demanda ad ERA di occuparsi delle dinamiche in chiave Europea, appunto, riguardanti il mantenimento degli standard di qualità, la gestione dei Rolfer e così via. Questa rete connette oltre 1.950 Rolfer in ogni continente, ed è attenta a mantenere alto il livello dei suoi professionisti, grazie a corsi e lezioni tenuti da docenti che arrivano da tutto il mondo. Lo stesso percorso per diventare insegnante è studiato in modo tale che solo persone molto motivate, con alto profilo professionale e competenze in costante aggiornamento, possano qualificarsi a ricoprire questo ruolo. Il mondo del Rolfing è alquanto attivo anche sul fronte della ricerca: sempre maggiori le evidenze a dimostrazione dell’efficacia del metodo Rolfing. Le evidenze scientifiche hanno portato alcuni Stati, come la Svizzera, a riconoscere il Rolfing Integrazione Strutturale nel sistema sanitario come terapia complementare. Per concludere e dare rilievo alla nostra realtà, uno spazio va lasciato ad AIR. Associazione Italiana Rolfing® è presente sul territorio nazionale da trent’anni, il prossimo giugno. Riunisce i Rolfer che lavorano in Italia e che desiderano riconoscersi in un’associazione professionale. A questo scopo, AIR, si è sottoposta alla verifica degli standard del Ministero dello Sviluppo Economico rientrando nell’elenco delle associazioni professionali riconosciute per il rilascio di attestazione di qualità dei propri Rolfer e, sotto la supervisione e grazie alla licenza fornita da ERA, ha fondato Formazione Rolfing Italia, che si occupa dell’organizzazione della formazione in Italia e in Italiano. AIR s’impegna costantemente nel mantenere alti gli standard di qualità ed etici dei nostri professionisti. Questo a tutela sia degli associati, sia dei clienti che cercano nel Rolfing quel metodo di lavoro corporeo che lo distingue dal resto delle discipline nel campo olistico per il tocco peculiare e lo scopo educativo che guida le persone alla scoperta di loro stessi, ritrovando rinnovata forza fisica, miglioramento del movimento e coordinazione. Per maggiori informazioni sulle attività didatiche e formative in Italia: www.formazionerolfing.it Per maggiori informazioni sulle attività didatiche e formative in Europa: www.rolfing.org
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Mi chiamo Simona e sono approdata al Rolfing perché da anni soffro di artrite psoriasica, disturbo che mi ha portato ad una situazione di dolori cronici alla schiena, al piede e al braccio. Vista la situazione, quando mia sorella mi ha parlato del Rolfing ho subito deciso di provarlo. All'inizio mi ha spiegato a grandi linee in cosa consistesse questo metodo, ma devo ammettere che onestamente ne ho compreso il reale potenziale solo sottoponendomi alle dieci sedute. Il Rolfing è fatto da una serie di manipolazioni dei tessuti che a me hanno permesso di conoscere un corpo unico fatto di parti tutte collegate tra loro: gambe, piedi, schiena, braccia, fianchi, testa. Riappropriandomi di queste parti, mi sono sentita man mano più sciolta nel cammino, il bacino libero si muoveva e all'inizio per me non era facile accettare quella libertà di movimento. Però, notando la differenza e i benefici tra il vecchio, goffo e rigido modo di muovermi e il nuovo, fluido e armonico, ho lasciato semplicemente che il movimento avvenisse, senza controllarlo, diventando sempre più consapevole del mio corpo e della mia femminilità. I dolori sono passati alla schiena, al piede sinistro (dolore che non mi permetteva di camminare bene) e poi al braccio destro che utilizzo molto per lavoro. Sono state dieci sedute un po' dolorose per me, ma di quel dolore piacevole nel quale senti che qualcosa si sta sciogliendo, allungando. Il segreto, durante le sessioni, sta nel lasciarti andare e fidarti del tuo Rolfer: vedrai che alla fine della seduta ti sentirai in un corpo nuovo, sostenuto, allineato, mobile, fluido. Una cosa che ora so è che il mio corpo mi parla, i miei muscoli e i miei tendini mi parlano, e non mi viene in mente, secondo la mia esperienza, un metodo migliore per scoprirlo se non il Rolfing. Ora mi sento molto meglio ed essendo una persona affetta da artrite psoriasica posso dire che i dolori, dovuti alla mia patologia cronica, si sono attenuati moltissimo!
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Un corpo osservato con un primo colpo d’occhio, può colpirci per la sua estetica, la sua forma. Se osservato più attentamente, cogliamo la sua struttura, la sua tridimensione, la sua relazione con lo spazio. L’organizzazione delle diverse parti di una struttura corporea nello spazio è oggetto di studio della biomeccanica, le cui leggi sono di tipo fisico. Su un piano fisico, la struttura implica un rapporto delle diverse parti tra di loro e con le forze esterne. Una struttura corporea è formata nel suo insieme da un apparato scheletrico e neuro-muscolare che ci consentono di mantenere una posizione eretta, reagire ai fenomeni ambientali e partecipare alla vita in tutte le sue complesse manifestazioni. L’apparato locomotore costituisce una struttura particolarmente complessa dotata di sistemi capaci di recepire vari tipi di informazioni nervose che giungono dai vari settori del cervello o del midollo spinale. La componente scheletrica ha una funzione di sostegno e di strutturazione per la massa muscolare, questo consente una statica, data dalle condizioni di equilibrio delle forze che su di questo agiscono, e da una dinamica che ne regola il movimento. È estremamente affascinante pensare alla complessa organizzazione neurologica, muscolare e fasciale che la nostra struttura compie nello spazio, sia per organizzarsi in statica, rispetto alla forza di gravità, sia dinamica occupando lo spazio che ci circonda. Quasi ogni parte del nostro corpo può eseguire dei movimenti, grazie alle connessioni tra segmenti scheletrici, le articolazioni. Dal tipo di connessione tra due segmenti ossei, ne consegue una limitata libertà di movimento, oppure movimenti completi di rotazione e scivolamento nelle tre dimensioni dello spazio. La connessione fra i muscoli e i vari segmenti ossei si realizza con la formazione di sistemi di leve di vario grado. (cfr. Kapandji - Fisiologia Articolare). Le articolazioni collegano in alcuni casi due o più ossa consentendo estrema mobilità, come avviene ad esempio negli arti; in altri casi uniscono permettono una mobilità più limitata, come le ossa della colonna vertebrale, in altri casi il movimento è quasi impercettibile, come nel cranio. Nell’organizzazione funzionale che regola la fisiologia del movimento, si possono distinguere un’attività eminentemente nervosa, caratterizzata dalla elaborazione dello stimolo a livello del sistema nervoso centrale e dalla sua trasmissione lungo i nervi periferici fino alla fibra muscolare che viene eccitata a contrarsi e un’attività fasica vera e propria caratterizzata dalla contrazione del muscolo e quindi dalla formazione del movimento in un determinato segmento corporeo. E’ facile dedurre quanto sia complesso organizzare l’equilibrio del corpo umano nella gravità. Il nostro equilibrio ruota attorno a un baricentro, che pressappoco si trova a livello del bacino e che è il punto dove viene a collocarsi la risultante di tutte le forze gravitarie; esso coincide anche con il centro di simmetria, se il corpo è omogeneo. Questo equilibrio è possibile grazie a dei sistemi muscolari flessori ed estensori, deputati a flettere il nostro corpo in avanti e a riportarlo eretto per impedire la caduta. Perché ciò avvenga è indispensabile che tutti i segmenti corporei, a partire dalle caviglie, le ginocchia, le anche, ogni piccolo segmento della colonna vertebrale, le spalle e infine la testa trovino il loro punto di equilibrio tra i muscoli flessori ed estensori, ovvero stabiliscano un "piccolo baricentro": La somma che ne deriva da tutti questi baricentri è un corpo in ordine nei suoi vari segmenti e il baricentro principale della struttura intera è in equilibrio. Questa è in sintesi l’integrazione strutturale, l’obbiettivo del Rolfing; riportare in equilibrio la struttura del corpo attraverso un completo sistema di manipolazioni destinate a bilanciare l’assetto dei tessuti connettivi necessari a mantenere in relazione le diverse parti del corpo nello spazio.
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"Nel metodo Rolfing, il movimento è strumentale all´ascolto di sé e di quei spazi ignorati o congelati da posture professionali, abitudini quotidiane, traumi che necessitano una educazione ( dal lat. ex-ducere, tirar fuori) per una ottimale armonizzazione della posizione del corpo nello spazio in relazione alle accelerazioni del sistema solare nello SPAZIO" Un interessante articolo di Nicola Carofiglio (Certified Advanced Rolfer™ - Insegnante Internazionale di Rolf Movement™ e Rolf Movement™ Practitioner) sul Rolfing® e relazioni tra movimento e ascolto di sè LEGGI TUTTO QUI Maggior informazioni su Nicola Carofiglio qui
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Sono Helene, insegnate di stretching posturale, una tecnica di movimento del corpo che aiuta a ristrutturare la postura grazie a degli esercizi che mescolano contrazioni e allungamenti muscolari. E grazie al Rolfing® ho dato un senso al lavoro che sto facendo anni su me stessa. L'approccio manuale del Rolfing®, infatti, mi ha consentito di aprire, armonizzare e anche prendere coscienza di alcuni regioni del mio corpo, che fino ad allora non ero mai riuscita a raggiungere. Il ciclo delle dieci sedute ha rappresentato una liberazione per il mio corpo, che ora riesco a vivere in ogni suo aspetto. “L'approccio manuale del Rolfing® mi ha consentito di aprire, armonizzare e anche prendere coscienza di alcuni regioni del mio corpo” Questi risultati li devo esclusivamente al Rolfing® e, in particolare, come questo viene praticato dalla mia Rolfer, Camilla Gotta. Il suo modo di lavorare ha contribuito a rendere ancora più efficaci gli effetti del Rolfing® su me stessa: Camilla sa come attivare nel cliente una maggiore introspezione, è in grado di osservare il corpo con cura ed acume e possiede un 'tocco' davvero intelligente ed adeguato.
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La Fascia ha un aspetto membranoso e avvolge tutte le strutture del corpo. Fornisce supporto, protezione e forma agli organismi. Avvolge e isola le strutture profonde del corpo. Il sistema di fasciale è caratterizzato da una capacità di scorrimento e spostamento e permette piccoli movimenti fisiologici, come battito del cuore e movimenti maggiormente visibili come l'espansione dei polmoni durante la respirazione. Il video mostra una rappresentazione artistico concettuale della fascia. Choreography: Irene Cortina González Costume: Christin Noel Music: Paul Dill Dancers: Katharina Malong, Irene Cortina González Camera & editing: Svea Poestges Make up & hair: Carolin Schöldgen
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Importanza Anatomica dell'Iliopsoas In una recente intervista con il SZ-Magazin tedesco, il rinomato fisioterapista sportivo d'élite Klaus Eder ha sottolineato l'importanza del flessore dell'anca per il nostro corpo e come alcune abitudini possano danneggiare questo muscolo cruciale. Eder, che ha supportato la squadra nazionale di calcio tedesca per oltre 30 anni, ha spiegato che i problemi con il flessore dell'anca, tecnicamente noto come iliopsoas, si verificano spesso, specialmente in sport come il calcio, dove il muscolo è fortemente sollecitato durante i rapidi cambi di direzione e gli impatti elevati. L'approccio pratico di Klaus Eder alla terapia manuale è stato fortemente influenzato dalla Dr.ssa Ida Rolf e dal suo metodo di Integrazione Strutturale Rolfing®, così come nella sua diagnostica e nel suo pensiero fondamentale. Secondo le sue stesse dichiarazioni, ha beneficiato a vita in questi ambiti dalla sua partecipazione personale a un seminario avanzato tenuto dalla Dr.ssa Ida Rolf a Dallas, Texas, per un circolo di esperti internazionali di terapia manuale. Dal 2012, ha inoltre mantenuto un vivace scambio con il Rolfer® e ricercatore della fascia Dr. Robert Schleip attraverso regolari corsi di formazione congiunti, articoli specialistici, apparizioni televisive e altre attività. "Senza dubbio, la profonda apprezzamento di Klaus Eder per l'importanza del muscolo iliopsoas è stata anche modellata da questo significativo background di Integrazione Strutturale Rolfing®." Dr. Robert Schleip Importanza Anatomica dell'Iliopsoas L'iliopsoas si estende come la connessione muscolare più cruciale tra le gambe, il bacino e il tronco, dal diaframma alla coscia e svolge un ruolo decisivo nella flessione dell'anca e nella stabilizzazione della parte superiore del corpo. Tuttavia, molte persone trascurano questo importante muscolo, il che può portare a accorciamenti e aderenze. "La fascia circonda l'iliopsoas e lo aiuta a tendersi o rilassarsi. Se è limitata, il muscolo rimane accorciato, portando a problemi posturali." Klaus Eder Una fascia ristretta potrebbe ostacolare l'apporto di ossigeno alla regione dell'anca e irritare il plesso nervoso circostante, causando dolore irradiato, formicolio o intorpidimento nella schiena e nelle gambe. Secondo Eder, la carenza di ossigeno nell'area pelvica e dell'anca potrebbe persino innescare processi degenerativi che possono causare artrite. Effetti sul Corpo Secondo Eder, un iliopsoas contratto può portare a mal di schiena e influenzare l'intera parte superiore del corpo, specialmente nelle persone che stanno molto sedute. Un carico improprio può portare a un rapido consumo delle articolazioni. Il muscolo contratto può influenzare il sistema nervoso e causare dolore dall'inguine al ginocchio, nonché difficoltà respiratorie e problemi digestivi. "Come cosiddetto 'muscolo dell'anima', l'iliopsoas ha una forte influenza sulle esperienze emotive e può suscitare reazioni inaspettate come il pianto o la risata quando viene toccato. È chiamato un 'breakthrough emotivo'. Questo perché il flessore dell'anca è anche collegato ai centri delle emozioni nel nostro cervello attraverso il sistema nervoso autonomo. Per questo è molto influenzato dallo stress, specialmente quando diventa cronico." Klaus Eder Approcci Pratici alla Salute dell'Iliopsoas Tuttavia, il fisioterapista sportivo d'élite offre speranza e spiega che ci sono modi per rilassare il flessore dell'anca e prevenire i disturbi. Questi includono pause di movimento regolari in ufficio, esercizi di stretching mirati e pratiche di yoga che mobilitano le anche e sciolgono i muscoli. In definitiva, Eder sottolinea l'importanza di uno stile di vita sano, che include sufficiente esercizio fisico, una dieta equilibrata e l'astensione da sostanze nocive come alcol e nicotina. Attraverso queste misure, possiamo rafforzare il nostro trascurato flessore dell'anca e così contribuire significativamente al nostro benessere olistico. Supportare l'Iliopsoas attraverso l'Integrazione Strutturale Rolfing® Nonostante il metodo di Integrazione Strutturale Rolfing® condivide certe caratteristiche con altre forme di manipolazione miofasciale e educazione al movimento, ci sono diversi aspetti che rendono questo metodologia abbastanza unica. Tra questi vi è la progressione sistematica dell'attenzione delle prime sessioni di trattamento dai tessuti più superficiali verso quelli più profondi (e più intrinseci) nelle sessioni successive. Come elemento chiave, il muscolo psoas, situato davanti alla colonna lombare, viene infine approcciato dopo diverse sessioni preparatorie. "Gli effetti di una relativa ri-sintonizzazione del muscolo psoas sono solitamente immediatamente osservabili sia dal cliente che dal praticante." Dr. Robert Schleip Nella cosiddetta “Psoas Walk” (come è stata chiamata dalla fondatrice del metodo, Dr.ssa Ida Rolf), il bacino partecipa più fluidamente al movimento oscillante delle gambe. "Per me, anche dopo diversi decenni di familiarità con il metodo Rolfing, questo è ancora un momento molto magico nella serie di trattamenti e uno dei ‘segreti’ della potenza di questo lavoro." Dr. Robert Schleip Il lavoro di Klaus Eder è stato onorato con il "Clinical Pioneer Award" dalla Fondazione di Ricerca Ida P. Rolf al Congresso Internazionale sulla Ricerca della Fascia a Washington DC nel 2015. "Posso confermare che Klaus Eder considera questo riconoscimento con un grado simile di orgoglio e gratitudine rispetto alla Croce Federale al Merito conferitagli nel 2020." Dr. Robert Schleip Fonte: European Rolfing Association - Quotes translated from German publication: “Wir sollten gut auf unseren Hüftbeuger aufpassen”, an interview by Simeon Koch published in the German SZ Magazin on 9th January 2024 Foto: Cover photo of Klaus Eder (left in picture) and Dr. Robert Schleip, copyright © Dr. Robert Schleip